Con Decreto Legge n. 36, 28 Marzo 2025, il Governo è intervenuto in modo urgente e senza interlocuzione parlamentare a restringere ulteriormente i requisiti per poter richiedere la cittadinanza Italiana.
L’urgenza e la necessità del Decreto vengono giustificati da un registrato aumento dei cittadini italiani residenti all’estero di quasi 2 milioni negli ultimi 10 anni e con un forte sovraccarico dei Tribunali per via di 60.000 procedimenti giudiziari pendenti per il riconoscimento della cittadinanza per discendenza.
Il Decreto, nella sostanza, mira ad introdurre un criterio di “legame effettivo” tra la persona e lo Stato Italiano.
Dunque, nel 1’ capitolo che segue, illustriamo nel concreto le nuove regole immediatamente efficaci.
Mentre nel 2’ capitolo esamineremo i prìncipi guida che ispirano due distinti Disegni di Legge che il Governo intende far approvare dal Parlamento nei mesi che seguiranno.
Il decreto legge: nuove norme immediatamente efficaci
A partire dal 28 Marzo 2025, tutte le domande di riconoscimento della cittadinanza presentate presso Consolati, Municipi o Tribunali Civili saranno soggette alla seguente ulteriore regole restrittiva.
Non è più sufficiente avere un antenato/a nato/a in Italia, indipendente dal numero di generazioni che lo distanziano dal richiedente, ma è divenuto necessario avere un antenato Italiano che ricada in almeno una delle tre seguenti categorie:
- genitore (o adottante) nato cittadino italiano in Italia;
- genitore (o adottante) cittadino italiano che, seppure non nato in Italia, sia stato residente in Italia almeno due anni continuativi prima della nascita del richiedente;
- nonno/a italiano/a nato/a in Italia.
Deve evidenziarsi che tutte le domande presentate prima del 28 Marzo 2025 continueranno invece a seguire la normativa valida fino a prima di questo Decreto.
L’importante restrizione introdotta con questo Decreto − che esclude automaticamente dalla cittadinanza tutte quelle persone che hanno solo un bisavolo o trisavolo nato in Italia e riconosciuto Italiano − si aggiunge a quella già determinata con Circolare del Ministero dell’Interno 3 Ottobre 2024.
Disegni di legge: norme che il governo intende far approvare dal parlamento nei prossimi mesi
Il 1’ Disegno di Legge contiene norme che Il Governo sottoporrà al voto parlamentare con il dichiarato intento di rafforzare ulteriormente il principio del “legame effettivo” tra il richiedente la cittadinanza e lo Stato Italiano.
Le novità principali ivi contenute sono le seguenti.
- Ipotesi di “decadenza” dallo status di cittadino Italiano
I figli di Italiani nati all’estero e in possesso di altra cittadinanza dovranno registrare il proprio atto di nascita presso il Consolato Italiano entro il compimento di 25 anni. Ove questa incombenza non venga espletata dal genitore o dal figlio divenuto maggiorenne entro il termine massimo, quest’ultimo non potrà più essere riconosciuto Italiano. Questa norma introduce quindi una sorta di “decadenza” dallo status di cittadino.
- Ipotesi di perdita dello status di cittadino Italiano per “desuetudine”
Gli Italiani residenti all’estero che abbiano anche un’altra cittadinanza perderanno lo status di cittadino italiano ove, per un tempo di almeno 25 anni, non rinnovino il proprio documento Italiano.
- Ipotesi di “rinuncia” alla cittadinanza italiana
Gli Italiani residenti all’estero che abbiano anche un’altra cittadinanza e abbiano raggiunto la maggiore età potranno rinunciare alla cittadinanza Italiana.
Il 2’ Disegno di Legge contiene norme volte ad (a) efficientare l’erogazione di servizi nei confronti dei cittadini italiani residenti all’estero; e (b) a sollevare i Consolati Italiani dell’onere di esaminare le domande di riconoscimento, acquisto e riacquisto della cittadinanza Italiana, accentrando la competenza per tali procedure verso un unico ufficio specializzato del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
Autori:
Pietro Derossi – Counsel
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